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DOPO 2 ANNI DI LOTTE L’ANTENNA RIMANE LI’
Dopo due anni di lotte dei cittadini, l’antenna Vodafone di via S. Mamolo 50
non sarà spostata e rimane fra le case, alle spalle di una scuola elementare.
E’ la laconica e pilatesca conclusione dell’assessore Paruolo, che non è
riuscito a condizionare la multinazionale Vodafone.
Questa mattina, l’Assessore ha scritto al presidente del Comitato di via S.
Mamolo, esprimendo il suo rincrescimento per le difficoltà che ha incontrato
nello spostamento dell’antenna sul campanile della Chiesa dell’Annunziata.
Era l’ultima soluzione proposta dai cittadini al Comune, dopo la bocciatura di
altri siti suggeriti dal Comitato. I vantaggi della installazione sul
campanile sono evidenti:
le antenne di tecnologia più recente sono quasi invisibili;
le abitazioni sono distanti.
ma, soprattutto, il complesso dell’Annunziata (caserma e edifici di culto)
rientra fra i siti ex militari che transitano dal Demanio al Comune di
Bologna.
Ma, a questo punto, è iniziato lo scaricabarile, approfittando dell’attuale
fase di transizione fra una proprietà e l’altra e fra una Giunta e l’altra:
IL DEMANIO
Il suo Direttore rifiuta di comunicare ufficialmente al Comune un parere
favorevole sullo spostamento dell’antenna e prende tempo…
LA CURIA
In un’ormai lontana domenica dello scorso mese di aprile, il frate che celebra
messa, nell’omelia, attacca i cittadini che vorrebbero fare ammalare i
religiosi del convento, installando un’antenna pericolosa. I cittadini lo
incontrano subito e spiegano che l’antenna sarebbe innocua per chi è nel
convento ma che risolverebbe i problemi di un’intera comunità minacciata dalle
emissioni dell’installazione attuale (per ora, bloccata). L’Assessore incontra
i cittadini e spiega ai frati (che devono lasciare il convento in autunno) che
il voltaggio sul campanile non supererà i 2.5 wolt/metro. Ma la Curia fa finta
di niente. Non esprime alcun parere. E, quindi, abbiamo un caso unico in
Italia: nessuno (Demanio e Comune) è proprietario dei beni e decidono gli
inquilini (i frati che stanno per traslocare).
LA VODAFONE
Il comportamento del gestore telefonico è il più scorretto perché non si
pronuncia ufficialmente e fa sapere informalmente che la soluzione-campanile
non sarebbe gradita. Ha installato un’antenna (risultata illegale per la
distanza delle abitazioni, in relazione all’intensità delle emissioni nocive).
Ma cerca di attivarla nella dislocazione attuale (via S. Mamolo 50),
proponendo al Comune di ridurre l’intensità delle emissioni. Il Comune,
consapevole del rischio di una tale soluzione, subisce e aspetta. Vodafone
è gestore della telefonia del Comune di Bologna, che non fa valere la sua
condizione di buon cliente.
IL COMUNE DI BOLOGNA
Alla fine, il vice sindaco Paruolo ammette di essere ostacolato da poteri che
tanto occulti non sono e che gli sono anche, religiosamente, molto vicini.
Nell’ultima Giunta di mercoledì 3 giugno non farà approvare una delibera sulla
collocazione dell’antenna sul campanile. Tutto sarà rinviato a chi sa quando.
Con un altro sindaco ed un altro assessore alla salute.
Ma, visto il tempo perso, Paruolo potrebbe far almeno esprimere in merito,
con impegni precisi, il suo candidato sindaco Flavio Delbono?
SERAFINO D’ONOFRIO
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