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Comunicato stampa del 25 febbraio 2009

 


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Rassegna Stampa

Gestor, i conti non tornano La Procura convoca il Comune  - da "Il Resto del Carlino Bologna" del 26 febbraio 2009 (file pdf)

Gestor, accordo col Comune "Pagheremo il debito a rate"  - da “Corriere di Bologna” del 26 febbraio 2009 (file pdf)

Tributi Italia: pagheremo a rate ma il pm vuole vederci chiaro - da il "Bologna" del 26 febbraio 2008 (file pdf)

Gestor ha versato 5,8 milioni - da "Il Domani" del 26 febbraio 2009 (file pdf)

Gestor versa al Comune tributi per quasi sei milioni - da "Repubblica" ed Bo del 26 febbraio 2009 (file pdf)

 

 

 

 

 

 

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GESTOR FA IL GIOCO DELLE 3 CARTE


Al Comune di Bologna succede una cosa stranissima.

Il Responsabile del Settore Entrate prende per buone le ripetute (ma sempre smentite dai dati contabili) assicurazioni del Concessionario e mette nero su bianco che, con l’incasso in cash-pooling dei versamenti dei contribuenti di gennaio e febbraio, il debito di Gestor è ampiamente coperto. Rimane, poi, l’insignificante dettaglio di una cifra pari al debito (almeno 4.800.000), che verrà saldata in 6 comode rate, a partire da aprile.

Insomma, Gestor fa il gioco delle 3 carte: “questa vince, questa perde, dov’è la carta?” e il Comune di Bologna fa da “palo”, assistendo inerte a questa scenetta.

In realtà, il grande gettito di soldi freschi versati nella casse del Comune, tramite Concessionario (come ogni anno, nei primi mesi), corrisponde ai tributi che i bolognesi hanno inteso pagare per l’anno in corso e non per saldare un debito che la Gestor ha alimentato, inspiegabilmente, nel tempo.

Secondo la stravagante ipotesi del Responsabile del Settore Entrate, il debito dovrebbe essere saldato mensilmente, a partire da aprile. Quindi, “salterà” al dopo-elezioni. Nel possibile caso di ennesima insolvenza da parte di Gestor, questo debito nuovo (o seminuovo) capiterà sul collo della nuova Giunta, di cui né Cofferati, né la Bottoni saranno membri.

E’ un tentativo disperato dell’Assessora al Bilancio di non rispondere di questo fallimento e di non far naufragare elettoralmente il PD. Proprio, su un terreno che, oltre alla cattiva amministrazione, evoca i fantasmi della questione morale.

Se poi vincerà Guazzaloca, si troverà a dovere prendere a mano un’eredità gravosa di cui non è responsabile, perché i debiti si sono accumulati nella gestione Cofferati. E potrà dire, per anni, di aver ereditato una situazione disastrosa (e come dargli torto).

Comunque vada, ci rimetteranno i contribuenti bolognesi.


Serafino D’Onofrio

Roberto Panzacchi

Valerio Monteventi