Domanda di attualità in consiglio comunale del 27 marzo 2009
Rassegna Stampa
E' boom per i pass degli invalidi - da "Il Resto del Carlino" del 28 marzo 2009 (file pdf)
I pass invalidi sfondano quota 10mila - da “Corriere di Bologna” del 28 marzo 2009 (file pdf)
Le multe di Sirio 88 mila in meno rispetto al 2008 - da "Repubblica" ed Bo del 28 marzo 2009 (file pdf)
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sulle contravvenzioni stradali
CHIAREZZA SULLE CONTRAVVENZIONI STRADALI
Ho ricevuto una segnalazione da un cittadino disabile che il, 16/032009 alle
ore 15,45 in via Nazario Sauro è stato multato perché il suo “veicolo sostava
su area in orario in cui la stessa era destinata ai veicoli per il carico e lo
scarico delle cose art.158 co.2 lett. e). Il verbalizzante ha aggiunto di suo
pugno: "espone contrassegno invalidi n° H1/9765 scadenza 09/10/09"
Il cittadino ha interpellato telefonicamente la Polizia Municipale, più volte,
ricevendo risposte:
1. All’ufficio “Informazione Multe e Ruoli”: la risposta più interessante: "In
periferia è consentita, in centro no"
2. Alla "Segreteria del Comandante": non ne sapevano nulla ma poi hanno
confermato che è proprio così.
3. Un’altra ispettrice: "è regolare" (la contravvenzione)
4. Ancora una ultima ispettrice: "è una disposizione che è sorta dal momento
che sono cresciuti a dismisura i contrassegni DS e gli automezzi adibiti al
trasporto merci sono costretti a parcheggiare in duplice fila". “ un invalido
che parcheggia in scarico e carico è come un non-autorizzato che parcheggi in
un posto riservato ai portatori d'handicap". Alla domanda se riteneva corretto
questo improvviso cambio di atteggiamento dell'Amministrazione senza un minimo
di informazione ai diretti interessati, non è stata data risposta. Così,
quando il cittadino ha chiesto i riferimenti precisi della disposizione
relativa.
Il cittadino chiede perché i disabili non siano stati informati, mentre, per
la pedonalizzazione della zona universitaria sono stati diffusi depliant
multilingue ?
E perché in periferia, sì, e in Centro no?
Il cittadini disabile è titolare di contrassegno H dal 1994. E in questi 15
anni ha sempre parcheggiato, quando non vi erano posti liberi riservati
all'handicap, nei pressi, anche nelle aree riservate al carico e scarico. Così
come era citato in un foglio che accompagnò il rilascio del primo
contrassegno.
Quando gli fu elevata una contravvenzione, il 12.6.03, per sosta in divieto di
fermata, il Giudice di Pace Dott. M. Azzaroli gli diede ragione annullando
l'ammenda e condannando il Comune di Bologna al pagamento delle spese con la
seguente motivazione: "Nel merito si precisa che il DPR 503 del 24/7/96
prevede la possibilità, da parte delle autorità competenti,di consentire la
circolazione e la sosta ai veicoli al servizio di portatori di handicap ove
vigano divieti o limitazioni di sosta, purché ciò non costituisca grave
intralcio al traffico" (31/3/2004).
E poi, ancora, il caso della cittadina debitrice di 35.000 euro. L’ho
incontrata, con il suo avvocato. E’ disponibile a pagare ma non riesce a
sobbarcarsi più di 200/250 euro al mese (circa il 10% dell’importo
rateizzazioni accordate). E’ il caso che il Comune insista con rate altissime,
che non si riusciranno a incassare? O sarebbe meglio ipotizzare dei piani di
rientro reali con quote mensili inferiori? Ovviamente, dopo avere verificato
con i Servizi Sociali, le reali intenzioni del moroso.
Al di là dei cialtroni, degli approfittatori e di chi se ne frega (e credo che
siano la maggioranza), l’intervento dei Servizi sociali è importante perché la
stessa signora dei 35.000 euro era seguita dai Servizi del Comune (durante il
boom delle contravvenzioni) ma non ne ha mai fatto parola con gli psicologi e
gli assistenti.
Se si crede che le multe così elevate possano essere anche provocate da
condizioni (verificabili) di disagio, di malattia e di dipendenza, sarà
opportuno dare indicazioni specifiche ai Settori del Comune che seguono i casi
sociali perché facciano emergere anche queste situazioni.
CHIEDO
1. Se l’Amministrazione Comunale ritiene che le condizioni di fragilità
psico-fisica dei cittadini residenti vadano seguite, indipendentemente dalle
sollecitazioni individuali dei medesimi agli Uffici comunali preposti;
2. Se l’Amministrazione Comunale ha ipotizzato, nei confronti dei proprietari
di automezzi esposti per decine di migliaia di euro, un programma di contatto
attraverso i servizi sociali del Comune (per verificare se esistono condizioni
di disagio familiare, sociale, psichico o di dipendenza che hanno portato a
collezionare tanti infrazioni e un debito così elevato nei confronti del
Comune);
3. Se l’Amministrazione non ritiene (per riuscire a incassare tali ingenti
somme) di predisporre, per le persone seriamente interessate a saldare il
debito, un programma di dilazioni più affrontabile (nell’ordine di 200/300
euro al mese);
4. Se le auto dei cittadini titolari di contrassegno handicap (regolarmente
esposto) possono parcheggiare negli spazi di carico e scarico;
5. Se tale facoltà esiste solo in periferia e non nel centro storico e, in tal
caso, da quale disposizione deriva, da quando decorre, quali sono le strade
escluse e in quale modo i cittadini bolognesi titolari di contrassegno “H” ne
sono stati informati;
6. Se l’Amministrazione Comunale è al corrente che una sentenza del giudice di
Pace dr. M. Azzaroli del 31/03/2004 ha annullato un’ammenda comminata ad un
portatore di handicap che aveva parcheggiato negli spazi di carico e scarico,
condannando il Comune di Bologna anche al pagamento delle spese processuali.
Serafino D’Onofrio