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 Società Civile - Il Cantiere Gruppo Consiliare Comune di Bologna
 
 
     
  Intervento inizio seduta in Consiglio Comunale del 11 maggio 2009  
     
     
 

 

LE NOVITA’ SUL WEB INFOPOINT DELLA TAV

Dopo tanti anni di sofferenze, disagi, danni e mortificazioni, i cittadini di via Carracci e di via Corelli possono consultare un punto informativo sul web (inaugurato pochi giorni or sono, dalle FS per i lavori dell’Alta Velocità).

Queste garanzie elementari, questi diritti di informazione che avrebbero dovuto essere garantiti dall’inizio dei lavori (10 anni fa per via Corelli e 6 anni fa per via Carracci e dintorni) si iniziano a vedere solo oggi.

I residenti, gli artigiani ed i commercianti della Bolognina hanno potuto usufruire, da 4 anni, dei servizi di un Info Point “placebo”, che non dava vere informazioni e che negava o sviava i quesiti. I cittadini di S. Ruffillo, invece, non hanno avuto neanche quello e, l’unica volta che hanno cercato di consegnare in via Carracci le domande di risarcimento per polveri e rumore, sono stati respinti.

Questa innovazione risponde ad un’esigenza di immagine del gruppo FS e del suo amministratore delegato Moretti, dopo la clamorosa sentenza di condanna per i lavori TAV nel Mugello.

Ma esistono anche le esigenze elettorali del PD che cerca di recuperare consenso, dopo le acquiescenze della Giunta Cofferati e del Quartire Navile. Si è anticipato, ad una parte dei cittadini rimasti fuori dai risarcimenti, che i rimborsi arriveranno. Si manda, in giro per le case, la copia di un Odg votato al Navile il 21 aprile dal PD e dai componenti della nuova alleanza che sostiene Delbono. L’Odg prevede un’indagine epidemiologica sui cittadini della zona. E’ la stessa che abbiamo chiesto con il voto di bilancio 2009 e che il PD in Comune ha bocciato. Ma queste iniziative hanno un denominatore comune: sono tatticismi. Il Partito che ha governato la città e i quartieri Navile e Savena vorrebbe rinviare, a dopo le elezioni amministrative, il giudizio dei cittadini. E, quindi:

 Nessuno sa quando arriveranno i risarcimenti sbandierati un mese fa per chi era rimasto fuori;


 Nessuno sa quando, come e con quali soldi si avvierà l’indagine epidemiologica in via Carracci;


 Nessuno sa quando rientreranno a casa i cittadini che hanno abbandonato il civico n°6


 Nessuno sa quali provvedimenti concreti verranno adottati per affrontare il crollo delle attività commerciali;


 Nessuno sa quando e in quale misura i disagi e i danni subiti dai cittadini di via Corelli saranno presi in considerazione.

Ma le parole che i Pubblici Ministeri Gianni Tei e Giulio Monferini hanno pronunciato al processo in corso presso il Tribunale di Firenze, a carico dei costruttori della TAV fra Firenze e Bologna, sono emblematiche. Nella requisitoria hanno detto che “I cittadini danneggiati sono stati messi di fronte al fatto compiuto.”
Ed hanno aggiunto:
“Se si è titolari di una posizione soggettiva favorevole, fino a quando non arriva un provvedimento ablatorio quel soggetto può stare a casa tranquillo, nelle certezza conferitagli dal principio di legalità che nulla di pregiudizievole gli può capitare. [...]i cittadini vanno informati nei sensi di legge se hanno posizioni soggettive incompatibili con l’opera. se non fosse così, dovremmo dire che i cittadini che sapevano avrebbero dovuto opporsi tirando su le barricate e provocare tumulti di piazza? [...]ma questa sarebbe la legge della giungla, la legge del più forte, che in effetti pare sia stata quella applicata nel caso concreto da Cavet, il che, però, è e resta inaccettabile”.

Serafino D’Onofrio

 

 


 

 
 
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