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Intervento inizio seduta consiglio comunale del 20 aprile 2009


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Rassegna Stampa

Ai bisognosi gli "avanzi" delle mense scolastiche  - da "informazione" di Bologna del 22 aprile 2009 (file pdf)

 

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Elenco scuole per recupero pane e frutta (file pdf)

 

 

 

 

 

 

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IL RECUPERO DEL PANE E DELLA FRUTTA NELLE SCUOLE,
UN PROGETTO NECESSARIO


Questa mattina, al termine dei lavori di una Commissione che si è protratta nel tempo, è stata illustrata dall’assessora Virgilio la situazione degli interventi del recupero del cibo non somministrato nelle scuole, durante la refezione.

E’ una vecchia battaglia dei consiglieri comunali che hanno dato vita all’esperienza di BOLOGNA CITTA’ LIBERA, e che ha visto lo stesso Consiglio Comunale approvare due OdG per far sì che il recupero del cibo non somministrato (pane e frutta) diventasse realtà. Già dal 1999 al 2004 il coordinamento scolastico sull’alimentazione “Cosa c’è nel piatto” aveva cercato di affrontare e risolvere questo problema.

Il Comune di Bologna, socio di maggioranza di SERIBO spa, non ha mai voluto, in questi anni, responsabilizzare la società che cura la refezione ad attivare modalità e campagne di recupero del cibo. I dirigenti di SERIBO hanno sempre detto che l’eccedenza rigurdava modeste quantità di cibo. E non era vero!

L’assessora Virgilio ha cercato di responsabilizzare le scuole nel cercare, in proprio, associazioni di volontariato disponibili al recupero quotidiano. Il Quartiere Navile ha anche indetto, senza successo, un bando per arrivare ad “aggiudicare” il cibo non distribuito nel suo territorio.

Oggi, finalmente, sono venuti fuori dati interessanti, anche se limitati a circa un terzo delle scuole bolognesi. L’assessorato segnala che ogni giorno vengono recuperati 1.100 pezzi fra pane (con busta di plastica sigillata) e frutta. Tali quantitativi vengono prelevati da organizzazioni di volontariato differenti, che provvedono alla distribuzione del cibo nello stesso giorno o nel giorno successivo. Quindi, ogni settimana si raccolgono 5.500 pezzi di pane e frutta e, in un mese, quasi 25.000 pezzi.Se si riuscirà a far aderire ai progetti di recupero tutte le scuole e a moltiplicare per 3 il numero dei prodotti recuperati, si riuscirà a distribuire ogni giorno a famiglie indigenti oltre 1.500 panini e 1.800 frutti.

Per la città di Francesco Zanardi, lo spreco del pane era un’indecenza, già prima della crisi economica che stiamo vivendo.Quelli che abbiamo ricevuto oggi sono dati importanti che assicurano un’ulteriore risorsa significativa per la nostra città. Salvare e distribuire tanto cibo, che in gran parte viene buttato via e che i bambini e gli insegnanti delle scuole vedono buttar via, quotidianamente.

E’ una battaglia educativa e di solidarietà. L’assessora Virgilio ha ipotizzato un’intesa imminente con i responsabili del progetto “Il buono che avanza”, per arrivare al recupero di tutto il pane e di tutta la frutta non utilizzati, verificando la possibilità del recuper o delle stesse confezioni monouso sigillate di cibo cucinato, che non vengono consumate in alcune scuole.


Serafino D’Onofrio