Domanda di attualità in consiglio comunale del 17 aprile 2009
Rassegna Stampa
Documenti correlati
home/interventi/in
piazzola s’avanza uno strano consorzio
IN PIAZZOLA S’AVANZA UNO STRANO CONSORZIO
Fra le organizzazioni del settore commercio su aree pubbliche si sta
discutendo da diversi mesi su come collaborare con l’Amministrazione Comunale
per la gestione delle manifestazioni mercatali fisse e episodiche. Anche in
altri Comuni della nostra Regione (Modena) è ormai sperimentato un diretto
coinvolgimento delle Associazioni di Categoria degli operatori su aree
pubbliche, nella gestione operativa dei servizi all’ambulantato.
Le positiva esperienza maturata da altri consorzi in varie città spinge a
pensare che lo strumento consortile sia l’unica via per uscire da un modello
“arcaico” per approdare a un modello di mercato moderno ed al passo con i
tempi, perfettamente inserito nel contesto storico urbano delle nostre città
Una convenzione fra gli operatori con il coinvolgimento diretto delle
associazione del settore in cui l’amministrazione affidasse la gestione
diretta dell’area di Piazza 8 Agosto risulterebbe utile al buon governo del
mercato stesso e sgraverebbe l’amministrazione comunale da compiti complessi.
Nell’ambito di un tale nuovo scenario, si potrebbe anche rivedere l’attuale
organizzazione delle vendite ed ampliare ad altre manifestazioni settimanali
ambulanti questo spazio enorme e deserto, utilizzato solo al venerdì e al
sabato. Insomma, consideriamo con favore l’ipotesi di uno spazio riconoscibile
autogestito da tutti gli imprenditori ambulanti bolognesi.
Però ci hanno segnalato che la Confesercenti sta raccogliendo adesioni nel
mercato “La Piazzola”, tramite un proprio consorzio, per proporsi quale unico
candidato alla sottoscrizione e gestione di una convenzione con
l’Amministrazione comunale.
Non voglio entrare nella vita associativa delle singole organizzazioni ma
intendo sottolineare la parzialità di tale iniziativa. Perchè le altre
organizzazioni del settore non sono state né coinvolte, né sentite.
E stiamo parlando di un nuovo ipotetico e auspicabile sistema di gestione
del pagamento delle quote di sosta. Stiamo parlando, cioè, della materia sulla
quale la Magistratura penale e la Corte dei Conti hanno indagato ed ancora
indagano. Stiamo parlando di un tabù che sembra ancora intoccabile: far
cessare il giro delle finte cessioni di ramo d’azienda, che coprono solo
affitti in nero di aree di sosta e licenze. La Piazzola è stata più volte
setacciata dalla Guardia di Finanza ma gli affari sporchi continuano.
Continuano sotto il portico dello stesso bar di via Irnerio, da anni. Oggi,
come sempre.
Durante le votazioni sul bilancio preventivo 2009, i consiglieri di Bologna
Città Libera hanno presentato un OdG che, partendo dal legame che unisce i
bolognesi alla Piazzola, sollecitava il Comune ad agevolare il commercio
ambulante associato. Per garantire un’offerta commerciale alla portata di
tutte le tasche e per riaffermare la trasparenza gli affari puliti, nel più
vecchio mercato della città. Il nostro OdG fu bocciato dal Partito Democratico
che, alla Piazzola e ai suoi affari sporchi, ha sempre guardato con
indifferenza.
Se oggi si sbaglierà ancora, sarà facile finire in una situazione più grave
di quella che la Gestor, con le sue inadempienze, non ha gestito e che, e
grazie ai mancati controlli del Settore Entrate, si è diffusa a macchia d‘olio
nel mercato.
Per affrontare questa fase difficile ed un progetto ambizioso di rilancio
del mercato, serve il concorso di tutti gli ambulanti e delle loro
organizzazioni. Non è più tempo di regalie preelettorali, di cui si sente già
il cattivo odore.
Il Comune deve avere garanzie che gli operatori del mercato facciano scelte
consapevoli, senza firmare documenti in bianco per progetti di
trasformazione,che qualcuno ha chiari e che, invece, il Consiglio Comunale
ignora. E, così, spero l’Assessora al Commercio.
Credo che, se l’Amministrazione Comunale affidasse solo ad alcuni la
titolarità di una convenzione, farebbe una scelta profondamente sbagliata
oltre che inopportuna. Una scelta discriminante nei confronti della pluralità
delle rappresentanze degli operatori. Credo che, su tale progetto, il Comune
dovrebbe ricercare il coinvolgimento pieno delle organizzazioni di categoria.
CHIEDO
• Se l’Amministrazione Comunale ritiene il commercio ambulante elemento
importante dell’economia cittadina e se ritiene che il rilancio e la tutela
del mercato più vecchio della città sia realizzabile solo con il contributo di
tutte le associazioni dei commercianti del settore;
• Se l’Amministrazione Comunale è al corrente che l’8.4.2009 è stato
costituito il CO.ME.BO (Consorzio Mercati Bolognesi) con sede in Bologna – via
del Commercio Associato n°30 – presso l’associazione di categoria
Confesercenti Provinciale di Bologna, a cui viene affidata la gestione
amministrativa e contabile del Consorzio;
• Se l’Amministrazione è al corrente che tale consorzio (presieduto dal sig.
Marco Sarti, già presidente del Comitato CIAO) si accinge a raccogliere firme
nel mercato della Piazzola, per stipulare con il Comune di Bologna una
convenzione per la gestione dell’area di mercato (con eventuale incasso delle
imposte comunali COSAP e TARSU);
• Se l’Amministrazione Comunale è consapevole che, qualora tale proposta di
gestione fosse accettata, sarebbe lesiva di tutti gli operatori del Mercato
che sono associati alle organizzazioni ASCOM, UNIMPRESA, CISL e COMITATO
SPUNTISTI (che sono state tagliate fuori dal Consorzio e dall’ipotesi di
gestione medesima perché la sola Confesercenti diverrebbe il gestore unico
della Piazzola).
Serafino D’Onofrio